> rappresenta l’istituto previsto dal Servizio Sanitario Nazionale finalizzato a garantire al cittadino utente la migliore risposta possibile di soccorso sanitario in tutti i casi di emergenza e di urgenza, ossia di evidente o potenziale pericolo di vita, fin dal suo primo presentarsi;
> coordina la centralizzazione tempestiva dei pazienti acuti e critici soccorsi sul territorio verso gli ospedali idonei evitando, in tal modo, perdite di tempo potenzialmente letali nelle dinamiche di processo assistenziale e limitando attività secondarie di trasferimento;
> è di norma strutturato come un sistema a valenza provinciale o, in casi particolari, a valenza regionale;
> deve avere un organico proprio con personale dipendente dal Servizio Sanitario Pubblico, stabilmente inquadrato, altamente qualificato e specificamente formato, in grado di affrontare tutte le situazioni d’emergenza sanitaria, diversificate e complesse, costituito da medici, infermieri, tecnici e amministrativi adeguati alle esigenze h/24 sia della Centrale Operativa che dei mezzi di soccorso;
> gestisce e coordina il servizio sanitario di elisoccorso;
> si avvale e gestisce , quando ritenuto necessario, delle competenze del servizio di Continuità Assistenziale e degli altri settori e specialità della medicina pubblica che possono concorrere alla risoluzione di problematiche del territorio di prevalente relativa competenza;rappresenta il raccordo tra la rete ospedaliera e la medicina sul territorio;
> promuove e assicura, su tutto il territorio nazionale, percorsi uniformi di educazione, formazione e addestramento sanitari di primo soccorso, di rianimazione cardio-respiratoria e di defibrillazione precoce rivolta alla popolazione, a partire dall’età scolastica, in ambito sociale e lavorativo, promuovendo ed incrementando la Public Access Defibrillation;
> promuove e partecipa, assieme alle altre società scientifiche nazionali ed internazionali, alla progettazione e realizzazione delle reti di patologia (arresto cardiaco, sindromi coronariche acute, trauma grave, insufficienza respiratoria acuta, stroke, sorveglianza epidemiologica, ecc.) ed ai progetti europei/nazionali miranti a ridurre la mortalità dovuta a comportamenti a rischio
> riduce l’intervallo libero da terapia, dal momento di insorgenza dell’evento a quello di somministrazione delle cure adeguate, al fine di ridurre le morti evitabili e le disabilità permanenti gravi di natura traumatica e non traumatica;
> garantisce il trasporto interospedaliero secondario urgente per le patologie acute tempo dipendenti (esempio STEMI/Trauma/Stroke, trasporto di sangue ed emoderivati, attività connesse con il trapianto di organi, trasporto di farmaci, ecc.) secondo procedure concordate;
> deve essere una Struttura Operativa Complessa inserita nel Dipartimento di Emergenza Accettazione o, laddove previsto, in un Dipartimento/Azienda di Emergenza Sanitaria Territoriale Regionale in modo da promuovere ed essere parte integrante dei percorsi assistenziali in rete concordati e condivisi con le specialità ospedaliere deputate alle emergenze;
> deve essere dotato di mezzi, attrezzature e tecnologie di alta complessità, quali il sistema di comunicazioni e quello informatico di supporto, omogenei a livello regionale, che permettano la responsabilità di gestione diretta di tutte le risorse assegnate assicurando interventi di emergenza sanitaria idonei alla criticità dell’evento;
> ha il compito di gestire in modo univoco ed uniforme, su tutto il territorio nazionale e secondo la normativa vigente, la fase sanitaria di risposta ad eventi maggiori classificabili come maxi emergenze/catastrofi;
> definisce protocolli di intesa con altre strutture ed enti esterni, sanitari e non, coinvolti negli interventi di emergenza, ritenuti complessivamente utili per il raggiungimento dei suoi obiettivi istituzionali;può assumere funzioni accessorie, previa assegnazione di risorse aggiuntive, quali i trasporti programmati interospedalieri, ecc.;
> fa parte integrante, per quanto di competenza, della Scuola di Specializzazione in Medicina d’Urgenza e di Anestesia e Rianimazione e concorre alla promozione di corsi e master di aggiornamento per la ricerca e lo studio nella disciplina della Medicina di Emergenza Territoriale;
> contiene l’evoluzione clinica verso l’irreversibilità nelle situazioni acute tempo dipendenti suscettibili di un razionale trattamento terapeutico in emergenza;
> è strutturato, su tutto il territorio nazionale, secondo parametri omogenei di concezione, implementazione, organizzazione e gestione delle attività al fine di garantire a tutti i cittadini livelli uniformi di assistenza in emergenza e di consentire interventi efficaci, congiunti e integrati tra i diversi sistemi provinciali e/o regionali in caso di eventi di maggiore complessità e/o di maxi-emergenze anche di natura NBCR;
> deve essere una struttura unitaria costituita dalla Centrale Operativa, funzionalmente preposta alla ricezione delle richieste di soccorso ed all’invio della risorsa più idonea e al coordinamento dell’intera attività, e dalla rete di Postazioni Territoriali, strategicamente distribuite nel territorio, che effettuano l’intervento di soccorso con personale e mezzi dedicati;
> si avvale dei mezzi di soccorso terrestri, aerei e acquatici necessari ad effettuare gli interventi di soccorso;
> assicura, anche con risorse aggiuntive, il presidio alle manifestazioni occasionali e alle aree in cui vi è iperafflusso, di carattere stagionale o comunque correlato ad eventi pubblici di rilevante interesse partecipativo, svolgendo funzione di coordinamento e supervisione nell’ottimizzare l’uso delle strutture ospedaliere del territorio di riferimento, per quanto concerne la destinazione dei pazienti in situazione di emergenza provenienti dal territorio;
> svolge attività di formazione ed addestramento continuo del proprio personale secondo quanto riconosciuto dalle evidenze cliniche e dalla letteratura internazionale in area critica;
> opera secondo i più moderni sistemi di controllo e verifica della qualità orientata al miglioramento continuo e di ispirazione partecipata ai principi di governo clinico e di progressiva riduzione manageriale e gestionale del rischio clinico a vantaggio di tutti gli operatori del Sistema e, principalmente, del paziente acuto e critico;
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