Infarto Miocardico Acuto nel comprensorio sciistico del Monte Cimone
Oscar Santunione, Maddalena Montorsi, Serena Gianni
Molti sciatori che vengono colti da sincope, vengono trattati sulle piste da sci del Monte Cimone con le stesse modalità con le quali verrebbero trattate in altro ambiente extra ospedaliero, con l’aggravante che ci si trova in montagna e in ambiente ostile.
La prima valutazione verte sulla dinamica e cinematica, sullo stato di coscienza, respiro e circolo con valutazione del problema riscontrato e risoluzione dello stesso.
Successivamente valutazione parametri vitali, e trasporto del paziente al giusto ospedale.
In questo report andiamo a descrivere nel dettaglio il soccorso effettuato ad uno sciatore colto da infarto miocardico acuto nel mese di Dicembre sulle piste del Monte Cimone.
Report di caso
Venerdì 05 Dicembre 2017
Giornata soleggiata, piste da sci non affollate e preparate in sicurezza, sciabilità ottima.
Alle ore 10:26 l’addetto all’impianto della stazione a monte della seggiovia 4 posti del Cimone, denominato “Seggiovia del Cimone”, allertava i Carabinieri soccorritori per uno sciatore, colto improvvisamente da malore, verosimilmente sincope.
Subito partiti, i militari hanno raggiunto dopo pochi minuti il luogo dell’accaduto e considerate le condizioni del paziente hanno richiesto l’intervento del personale sanitario FISPS.
Arrivati sul posto l’uomo di 63 anni si trovava sdraiato sulla barella all’interno della stazione. Dalla valutazione il paziente si presenta vigile, orientato e non riferiva dolore toracico ed i testimoni riferiscono due episodi di perdita di coscienza in ortostatismo.
Trasportato all’interno dell’ambulatorio, vengono subito rilevati i primi parametri vitali: saturazione 94% in area ambiente, frequenza cardiaca 46btm ritmico, pressione arteriosa 110/60mm/hg.
Viene eseguito Elettrocardiogramma con Life Pack 12 dove al tracciato emergono chiari segni di Infarto Miocardico Acuto (STEMI)
Quest’ultimo viene trasmesso, tramite telemedicina, alla cardiologia dell’ospedale di Sassuolo, dove il Cardiologo in tempo reale contatta il medico presente sulle piste confermando l’ IMA e procede nell’attivazione immediata della sala di emodinamica.
Nel frattempo il paziente viene stabilizzato, vengono reperiti due accessi venosi, e posizionate le placche per eventuale defibrillazione.
Alle 11:08 si provvedeva a contattare la Centrale
Operativa 118 Emilia Est per attivazione dell’Elisoccorso e
trasferimento del paziente in Emodinamica nel “Nuovo Ospedale
Sant’Agostino Estense”.
L’infartuato viene caricato in Eli-Pavullo, a rotori in moto per ottimizzare i tempi, alle 11:16.
Giunge alla sala di Emodinamica alle 11:28.
Da questo caso emerge l’importanza della telemedicina per mezzo della quale la trasmissione dei dati avviene direttamente in sede di intervento, grazie all’utilizzo del Life Pack 12 in dotazione al personale sanitario del Consorzio Stazioni Invernali del Cimone.
Bibliografia
- National Association of Emergency MedicalTechnicians (NAEMT), Prehospital Trauma Life Support, USA, Elsevier, 2011.
- Limmer D., Mistovich J.J, Dalton A. L.,NAEMT, Advance Medical Life Support, USA, Elsevier, 2014.
Dissecazione Istmo Aortico successivo ad uno scontro tra sciatori nel comprensorio sciistico del Monte Cimone
Oscar Santunione, Maddalena Montorsi, Serena Gianni
Gli sciatori che riferiscono dolore toracico, successivamente ad una caduta accidentale, vengono considerati potenzialmente critici.
La prima valutazione verte, in primo luogo, sulla dinamica e cinematica dell’incidente, sull’analisi dei parametri vitali, intensità del dolore, l’espansione e auscultazione del torace
Le patologie da escludere sono PNX, voulet costali, enfisema polmonare e tamponamento cardiaco.
Sebbene vengano considerati tutti questi parametri nell’extra ospedaliero in ambiente ostile, risulta estremamente difficoltosa l’esclusione certa della patologia.
In questo report andiamo a descrive nel dettaglio un incidente sciistico avvenuto nel mese di Novembre nel comprensorio sciistico del Monte Cimone.
Report di caso
Venerdì 24 Novembre 2017
Giornata soleggiata, piste da sci preparate e in sicurezza , non affollate, ottima sciabilità.
Alle ore 12:20 venivamo allertati dai Carabinieri Soccorritori intervenuti per uno scontro tra sciatori nella loc. Polle del Comune di Riolunato, sulla pista numero 17 denominata “Sette Fontane”.
Le prime informazioni che i Militari ci riferiscono, intervenuti per primi in quanto vicino al luogo dell’incidente, riguardano due persone coinvolte in uno scontro sciistico dove uno sciatore si dirigeva verso valle a velocità sostenuta ed urtava violentemente un altro sciatore fermo a bordo pista. Dopo lo scontro, uno dei due è steso a terra e fatica a respirare e l’altro sembra non riportare gravi lesioni.
Alle ore 12:24 circa arriviamo sul posto con motoslitta e materiali sanitari, la zona dello scontro, già messa in sicurezza dai militari per garantire il soccorso, ci permette l’approccio al paziente: Maschio 22 anni, vigile collaborante, ricorda l’accaduto, riferisce difficoltà respiratoria dovuta ad intenso dolore a tutto il torace e in addome al quadrante superiore di sinistra. Murmure respiratorio conservato in entrambi i lati, torace espande bilateralmente. Leggermente tachipnoico (24 atti respiratori) Saturazione 100% in aria ambiente.
Frequenza cardiaca di 80 ritmico, pressione arteriosa 100/60. Nega dolore al rachide in toto.
Il padre, testimone dell’accaduto, riferisce perdita di coscienza per alcuni momenti immediatamente successivi all’accaduto con occhi “sbarrati”.
Si decide per trasporto al punto di soccorso della stazione sciistica delle Polle (vista la vicinanza) per rivalutazione del paziente ed eventuale stabilizzazione in attesa del mezzo di soccorso avanzato (elisoccorso).
Viene quindi mobilizzato in modo atraumatico con collare cervicale e barella “scoop” e trasportato a valle dai Carabinieri Soccorritori Arrivati all’interno del punto di soccorso si procede alla rivalutazione completa del traumatizzato. Che riconfermava il quadro clinico con aumento del dolore agli atti respiratori e alla digito pressione sia in zona toracica che addominale, i parametri vitali rimangono invariati, riferisce VAS di 8 al torace e 7 all’addome si posiziona catetere venoso di grosso calibro, protezione termica.
Riconfermata la dinamica e cinematica dell’accaduto.
Si contatta la Centrale Operativa 118 Emilia Est per confermare l’arrivo dell’elisoccorso di Bologna in quanto Eli- Pavullo impegnato in altra missione.
In attesa dell’elisoccorso si continua con osservazione dell’infortunato e rilevamento parametri vitali.
All’arrivo di Eli- Bologna alla piazzola denominata “H5” si riportava consegne al personale sanitario (Medico e Infermiere) che ritenevano di trasportare il paziente in codice 2 all’ospedale Maggiore di Bologna.
Riguardo il secondo paziente riporta escoriazioni all’avambraccio destro con contusione al polso, medicato e immobilizzato l’avambraccio ed inviato al pronto soccorso di residenza per accertamenti.
Al pz di 22 anni, una volta giunto all’ospedale Maggiore di Bologna, vengono eseguiti tutti gli esami specifici che danno diagnosi di dissecazione dell’istmo aortico.
Immediatamente trasferito all’ospedale S. Orsola Malpighi di Bologna per competenze e specializzazione.
Questo caso fornisce spunti riflessivi sull’importanza di una buona organizzazione per la riuscita di un soccorso extra ospedaliero in ambiente ostile come può essere quello delle piste da sci.
Bibliografia
- National Association of Emergency MedicalTechnicians (NAEMT), Prehospital Trauma Life Support, USA, Elsevier, 2011.