Dott Pietro Pugliese
Già Direttore UO Risk Management ARES118
Medico specialista Anestesia e Rianimazione
Docente vis. Prof. Università Campus Biomedico Roma
Il progresso scientifico-tecnologico, i cambiamenti socio-demografici
ed economici hanno trasformato radicalmente le società e i sistemi
sanitari dei Paesi industrializzati. A questi cambiamenti si aggiungono
la crescita culturale della popolazione e l’aumento delle informazioni
disponibili che portano i cittadini a richiedere prestazioni
assistenziali sempre più qualificate, efficienti ed efficaci e li
rendono sempre più insofferenti all’errore sanitario.
Come in altri sistemi complessi, quali l’aviazione, le centrali nucleari
o i sistemi di difesa militare, anche in ambito sanitario possono
verificarsi incidenti ed errori.
La possibilità che un paziente subisca un danno involontario imputabile
alle cure sanitarie prende il nome di rischio clinico e gli interventi
finalizzati a studiare, identificare e ridurre tale rischio prende il
nome di Gestione del Rischio o Risk Management.
Quando avviene un errore si è abituati a ricercare immediatamente un
colpevole piuttosto che le condizioni che lo hanno favorito. È
necessario invece un cambiamento culturale per riconsiderare l’errore
come un’occasione di apprendimento anziché come una colpa, creando così i
presupposti per la segnalazione spontanea da utilizzare ai fini
dell’analisi degli eventi avversi.
Negli ultimi decenni, a livello internazionale, è cresciuto l’interesse alla gestione del rischio nei servizi sanitari, soprattutto per ciò che riguarda la sicurezza dei pazienti;
anche la comunità scientifica ha rivolto notevole attenzione a questo tema, facendone sempre più frequentemente oggetto di esperienze di ricerca. Si sono sviluppati numerosi filoni di studio che, proprio per il carattere trasversale di questa materia, hanno coinvolto diverse aree disciplinari.
Oggi, oltre che la letteratura di carattere clinico, anche la
produzione economica, quella giuridica e quella
aziendalistico-organizzativa forniscono preziosi suggerimenti per
l’avvio di programmi.
Il Ministero della Salute ha previsto che la modalità di raccolta delle
segnalazioni degli eventi avversi, errori, rischi e condizioni non
sicure, venga effettuata volontariamente ed in modo anonimo dagli
Operatori.
L’erogazione di assistenza sanitari infatti , nelle sue varie forme, si configura come una rilevante fonte di pericolo: la particolare natura di questa attività e l’importanza (da un punto di vista umano) dei danni che ne possono derivare, richiedono un elevato interesse sociale nei confronti della gestione del rischio nell’emergenza sanitaria territoriale del SET118(Sistema di Emergenza territoriale ). Le attenzioni sono aumentate soprattutto perché i risarcimenti per medicalmalpractice che il sistema giudiziario ha riconosciuto ai pazienti sono cresciuti considerevolmente alla luce delle nuove normative (articolo 1 della legge 208/2015 e della legge sulla responsabilità professionale n.24 del 8 marzo 2017 che hanno tracciato una ulteriore strada da seguire con chiare funzioni assegnate al Risk Management e alle direzioni Sanitarie ed in particolare:
- introduzione del sistema di monitoraggio delle attività assistenziali e della loro qualità in accordo con il sistema di monitoraggio regionale;
- attivazione dei percorsi di audit o altre metodologie finalizzati allo studio dei processi interni e delle criticità più frequenti, con segnalazione anonima del quasi-errore e analisi delle possibili attività finalizzate alla messa in sicurezza dei percorsi sanitari;
- rilevazione del rischio di inappropriatezza nei percorsi diagnostici e terapeutici e facilitazione dell’emersione di eventuali attività di medicina difensiva attiva e passiva;
- predisposizione e attuazione di attività di sensibilizzazione e formazione continua del personale finalizzata alla prevenzione del rischio sanitario;
- assistenza tecnica verso gli uffici legali della struttura sanitaria nel caso di contenzioso e nelle attività di stipulazione di coperture assicurative o di gestione di coperture auto assicurative;
- trasmissione da parte della struttura al “Centro per la gestione del rischio sanitario ela sicurezza del paziente” (da istituirsi presso ogni regione ) dei dati sui rischi ed eventi avversi e sul contenzioso;
- predisposizione di una relazione annuale consuntiva sugli eventi avversi verificatisi all’interno della struttura, sulle cause che hanno prodotto l’evento avverso e sulle conseguenti iniziative messe in attoe pubblicazione di detta relazione sul sito internet della struttura sanitaria;
- istituzione dell’’Osservatorio Nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità che acquisisce dai Centri per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente, i dati regionali relativi ai rischi ed eventi avversi nonché alle cause, all’entità, alla frequenza e all’onere finanziario del contenzioso e predispone con l’ausilio delle società scientifiche e delle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie, linee di indirizzo e idonee misure per la prevenzione e la gestione del rischio sanitario e il monitoraggio delle buone pratiche per la sicurezza delle cure nonché per la formazione e l’aggiornamento del personale sanitario.
Alla luce di quanto esposto necessita che tutte le Aziende Sanitarie in cui opera il SET 118 organizzate in Dipartimenti o Aziende Sanitarie Regionali (ARES 118 Lazio E AREULombardia ),implementino competenze specifiche nel campo del Risk Management dell’emergenza Sanitaria Territoriale che è sicuramente peculiare rispetto alla pratica Ospedaliera con rischi specifici del tutto diversi sia per i pazienti che per gli operatori Sanitari.
Si rammenta quanto sia importante in questo campo infatti la gestione organizzativa e clinica precisa dei processi con massima attenzione alla comunicazione iniziale data alla Centrale Operativa 118 o da parte del NUE 112 o in molte Regioni Italiane ancora dal Cittadino – utente con tutte le variabili del caso,e alla la pratica clinica con focalizzazione in termine di outcome , sul quintetto della prima ora (first hour quintet) composto dalle cinque condizioni cliniche- arresto cardiaco – sindrome coronarica acuta -stroke ,insufficienza respiratoria acuta- trauma maggiorein cui una rapida gestione preospedaliera è essenziale per la qualità di vita del paziente .
Altrettanto peculiari ed importanti nella gestione dei processi e l’integrazione funzionali dei percorsi clinici e la pianificazione dei percorsi clinici per portarerapidamente il paziente giusto al posto giusto per essere curato. L’ambiente di lavoro inoltre rappresenta per gli operatori sanitari del Set 118 la più importante variabile , fonte diretta o indiretta di rischio come evidenziato nella figure sottostante con rischi prevedibili(da esempio crollo o fuga di gas , incendio, possibilità del contatto con agenti chimici e biologici, ambiente impervio ed instabile (elicottero e mezzo di soccorso) o con rischi imprevedibili determinati dal rischio evolutivo o dallo stesso paziente che può essere agitato o contagioso
Questo primo editoriale vuole servire da stimolo ad affrontare ed evidenziare l’importanza dello studio di questa nuova disciplina che sempre più emergerà e che sarà alla base delle futura attività organizzativa e clinica del SET 118 favorendo la gestione efficace degli eventi avversi, e rendendo disponibili strumenti specifici (sottoelencati)che consentiranno di ridurre sempre più il rischio, e generare i necessari miglioramenti di sistema per promuovere una cultura centrata sulla sicurezza in ottemperanza a quanto indicato nella nuova legge sulla Responsabilità professionale (legge n.24 del 8 marzo 2017 e del DM 2 agosto 2017 )