Introduction

Sis 118: “Urge una riforma del Sistema con il contributo di chi lavora sul campo”

Sis 118: “Urge una riforma del Sistema con il contributo di chi lavora sul campo”

Medici ed infermieri del 118 devono essere assunti con contratto a tempo indeterminato. I camici bianchi del Set 118 devono poter accedere alla Scuola di Specializzazione in Medicina di Urgenza, attualmente riservato a pochi eletti. Ancora, la figura dell’autista soccorritore dev’essere inquadrata a livello legislativo”. Queste alcune delle richieste di Mario Balzanelli, presidente nazionale del Sis 118 che, sostenuto dal suo Consiglio Direttivo, chiede una riforma urgente del Sistema dell’Emergenza che tenga conto delle reali esigenze dei professionisti del settore.

15 DIC – “L’unica società scientifica che comprende e rappresenta la stragrande maggioranza dei dirigenti dei Sistemi 118 provinciali e regionali, cioè di coloro i quali hanno la diretta responsabilità di risultato, nonché dei reali addetti ai lavori sul campo, ossia medici ed infermieri, delle Centrali Operative 118 e dei Sistemi territoriali di soccorso, nonché l’universo degli autisti-soccorritori Set-118 è la Società Italiana dei Sistemi 118 (Sis118)”.  Ad affermarlo è Mario Balzanelli, presidente nazionale del Sis118, sostenuto dal suo Consiglio Direttivo.
La riforma del 118 – come sottolineato all’apertura del 15° Congresso della Società Italiana Sistema 118 e più ancora nella sessione dedicata all’incontro con parlamentari di tutte le appartenenze partitiche e di coalizione – è storicamente improcrastinabile, è urgente, e deve porsi nel segno di un netto potenziamento del Sistema, cambiando sostanzialmente direzione rispetto alle irrazionali politiche perseguite negli ultimi 10 anni che hanno progressivamente smantellato la governance sanitaria di questi Sistemi essenziali ad elevato impatto sociale, ipercomplessi e ad elevata performance”.“La riforma – ha continuato Balzanelli – deve auspicabilmente partire ascoltando chi vive il 118 in prima persona e ne ha diretta responsabilità gestionale, dalle esigenze reali degli operatori direttamente impegnati sulla scena, h 24, 365 giorni/anno”.“Non è più tollerabile – ha detto ancora il presidente nazionale del Sis118 – che ‘soggetti terzi’ si arroghino il diritto di ‘sentenziare’, sempre in qualità di organizzazioni-società scientifiche, in settori in cui non hanno alcuna competenza, conoscenza e tanto meno esperienza diretta di risultato”.
Per Balzanelli “questi comportamenti provocano un vero e proprio ostacolo allo sviluppo dei settori trattati. Il Prehospital Emergency System del 118 (Set 118) rivendica con forza la sua autonomia organizzativa nel contesto delle classiche strutture sanitarie, in quanto peculiare e caratterizzato da procedure univoche, e nello stesso tempo sostiene la necessità di completa integrazione funzionale nell’intera rete di emergenza, di cui è al centro e rappresenta il cardine su cui ruota tutto il sistema, quale garante del collegamento fra medicina territoriale ed ospedaliera”.
Alla luce di quanto esposto il presidente nazionale del Sis118 ritiene che “il Set 118 deve essere normativamente riorganizzato, all’interno delle Aziende Sanitarie, in dipartimenti autonomi provinciali e regionali, gestendo il Set 118 territori vastissimi, includendo centinaia di unità di personale, raccogliendo nel proprio ambito di operatività diversi Pronto Soccorso di diversi ospedali e rappresentando il riferimento per milioni di utenti”.
“Inoltre – ha commentato Balzanelli – interviene negli eventi improvvisi e complessi quali maxiemergenze (di potenziale natura convenzionale e non convenzionale), nell’assistenza ad emergenze umanitarie e di massa, nel trasporto urgente di pazienti candidati a trapianti d’organo e di tessuti e, più recentemente, quando adeguatamente dotato di mezzi e personale dedicato aggiuntivo, anche nella complessa rete dei trasporti secondari interospedalieri in emergenza e in urgenza nell’ambito delle reti per patologie, secondo il modello funzionale Hub e Spoke”.
Le richieste del Sis118
Innanzitutto Balzanelli crede sia “indispensabile acconsentire ai medici del SetT 118 con contratto di convenzione a tempo indeterminato da almeno 5 anni, facoltativamente e secondo libera scelta, il passaggio nella dirigenza medica onde favorire l’omogeneità di sistema”.
Ancora il presidente nazionale del Sis 118 ritiene “indispensabile garantire la presenza di personale stabile, medici ed infermieri, attraverso l’assunzione con contratto a tempo indeterminato, onde non disperdere e vanificare gli sforzi fatti con la loro formazione e poter contare sulla loro esperienza”.
In secondo luogo Balzanelli definisce “indispensabile consentire ai medici del Set 118 l’accesso alla Scuola di Specializzazione in Medicina di Urgenza (attualmente riservato a pochi eletti) ed espandere in modo significativo le parti didattiche, all’interno del piano formativo della stessa, riservate alle assolute peculiarità della gestione preospedaliera del paziente acuto e critico”.
È urgente varare a livello legislativo, la figura dell’autista soccorritore,– ha continuato il presidente nazionale del Sis118 – declinata nel duplice livello di volontario e di professionista, con profilo formativo omogeneo, in linea con il miglior stato dell’arte internazionale. È indispensabile – ha sottolineato ancora Balzanelli – far rientrare il ruolo di operatore, sanitario e non, del 118 tra i lavori usuranti”.
“Il Sistema 118 nazionale ha, oggi più che mai, la necessità impellente di non trovare, sul piano funzionale, un sistematico ‘collo di imbuto’ a livello del Pronto Soccorso ospedaliero, dove alla straordinaria velocità del percorso gestionale, tempo dipendente, preospedaliero, facciano seguito le note evidenze che vedono, cronicamente, bloccate, per ore ed ore, le ambulanze in Pronto Soccorso, con documentata estrema difficoltà nella gestione dei tempi inerenti lo sbarellamento dei pazienti acuti”.
“Il Sistema 118 nazionale – ha affermato Balzanelli – proprio in quanto reale attore responsabile, assicurando di fatto l’attuazione dei circuiti di soccorso, stabilizzazione e trasporto primario preospedaliero e, quando adeguatamente attrezzato, anche di trasporto secondario di emergenza e urgenza tra sedi ospedaliere, della gestione delle reti previste per le patologie acute tempo dipendenti (sindromi coronariche acute, stroke, trauma, etc) ha assoluta necessità, nell’interesse esclusivo del paziente, che tali percorsi di rete siano, parimenti, veloci, coerenti e fluidi all’interno dell’area critica ospedaliera, auspicando contesto organizzativo ed operativo secondo cui, nel modello più logico e coerente da consolidarsi di dipartimento ospedaliero dell’emergenza, l’azione del Pronto Soccorso sia funzionalmente coordinata e strutturalmente aggregata a quella delle Uo di Rianimazione e delle Terapie Intensive nonché all’area chirurgica dell’emergenza, in modo da consentire al cittadino – utente di beneficiare in modo massimale della sinergia più efficace, assicurata dal modello dipartimentale, di supporto assistenziale e terapeutico mirato tempo dipendente”.
“La Sis118 – ha concluso Balzanelli – organizzerà una conferenza nazionale dei servizi dell’emergenza,coinvolgendo, in ambito scientifico, gli attori reali e realmente rappresentativi delle varie fasi gestionali del paziente acuto e critico”.

15 dicembre 2017              
https://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=57088